domenica 31 luglio 2011

Davide Benincasa ad Agropoli il 4 agosto


Le 5 magiche domande aperte a Davide Benincasa


Come sei venuto alla vita?
Sono uscito dalle tenebre all’inizio di una piovosa primavera, cercando il sole. Da subito ne ho intravisto un tiepido raggio e l’ho afferrato. Nel tempo ne ho catturati altri per schiarire il mio cammino lungo il tortuoso e oscuro viale della vita. Altri li devo ancora scovare e altri sicuramente mi sfuggiranno, ma sono sicuro che un giorno giungerò alla mia destinazione.

Qual è il tuo messaggio?
Rispettare il prossimo, per rispettare se stessi.
Imparare a soppesare il reale valore delle cose, tralasciando il residuo di futilità imposto dalla frenetica società moderna. Cogliere le piccole sfumature di colore che regala la vita e fonderle sapientemente per dipingere il quadro della propria esistenza.
Riuscire a perdonare e ringraziare colui che ci arreca un torto, è nettare vitale per il nostro cuore.A volte, occorre fare un passo verso chi ha bisogno, senza voltarsi indietro e senza rammaricarsi di ciò che si è lasciato alle spalle. Quel passo sazierà tutti i nostri appetiti.

Di cosa ti nutri?
Mi nutro della vita in tutte le sue componenti: di soffici sogni e di ruvidi incubi, di speranze e disillusioni, di dolci risate e di amare lacrime, cercando di assaporare ciò che di positivo è racchiuso in ogni fuggente momento della nostra esistenza. Più di tutto mi nutro dell’amore di chi mi sta accanto… oltre che di gelati, dolci e nutella.

Chi vuoi ringraziare?
Ringrazio i miei familiari che mi supportano e mi “sopportano”, in tutte le mie attività.
Ringrazio gli amici per la compagnia e i momenti di allegria.
Ringrazio Dio, per avermi donato la fede, la salute, la felicità e la pace; lo ringrazio per avermi concesso tante soddisfazioni e per aver fornito d’infinita pazienza le persone a me vicino.


Che cosa chiedi?
Per tutti i miei cari chiedo la pace, augurando loro di trovare la giusta serenità.
Per tutti gli altri chiedo pillole di armonia e il coraggio per affrontare la vita, rinunciando all’egoismo e all’insofferenza.
Per me stesso chiedo semplicemente di poter continuare a essere felice e di avere la forza necessaria ad affrontare le avversità future che, inesorabilmente, si presenteranno a riscuotere il loro tributo.

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