lunedì 17 settembre 2012

Lunedì Poesia - Piero Santamaria





L’aria della sera

Autore: Piero Santamaria

Fresca è l’aria questa sera
lenta l’attesa del tuo ritorno
spio attraverso le luccicanti case
la via che ti porterà a me
il cielo si è acceso di fuoco
e sogno in questo tramonto
la tua mano sottile che scivola nella mia
e scalda il mio cuore provato da tanta rinuncia
la tua voce anelo
come il cibo per sopravvivere
sale in questa attesa il timore di non poterla ascoltare
dolce canzone per questo sciocco uomo
che nell’amore
torna il ragazzo di anni lontani
amo guardare il tuo viso
e scopro quanto è forte in me ancora
la meraviglia del tuo amore


Per contattare l’autore: santamariapiero@libero.it
 
È un delicato quadro pre-serale, quello che ci offre Piero Santamaria, un quadro in “leggero movimento” ma soprattutto dedicato all’attesa. Ad essa ci apre il crepuscolo, tempo di passaggio nel quale – e qui l’autore è particolarmente bravo nel sottolinearlo – è facile che si confondano anche i confini interiori, non solo quelli esteriori.
Così il protagonista attraversa all’indietro il tempo ed è così che può rendersi conto di quanto l’amore provato per la persona amata sia ancora particolarmente forte e coinvolgente.
Questa consapevolezza è ulteriormente rafforzata dal timore della perdita; anch’esso fa parte del crepuscolo, mentre la luce svanisce e quindi si teme di perdere ciò che non può essere più visto con gli occhi.
Con «L’aria della sera» Piero Santamaria offre una metafora della vita particolarmente sentita, efficace. La porge con una finezza ricca di particolari dedicati all’amore quotidiano.  Amore capace di nutrirsi, ancora e sempre, di autentica «meraviglia».  


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