lunedì 6 maggio 2013

Lunedì Poesia - Sandra Ludovici




La nave spaziale

Autrice: Sandra Ludovici

Una vita ibernata attende il risveglio
dal lungo viaggio scivolato ai confini
di una sarabanda abbagliante di stelle.
I ricordi si sciolgono in torbidi colori,
alla presenza di istinti sensuali ai primordi.
Le voci raccolgono l’orrore furioso dei sogni,
le urla della mente che sciamano fluenti
nei corpi incapaci di riconoscere se stessi.
L’incontro atteso rinfocola le fantasie
nel furore di scie luminose sull’infinito,
un vapore dilegua tra gli spiriti levitanti.
Nel tunnel rotante il sacrificio delle anime
racconta il disfacimento delle creature viventi,
il gelo crudele di uno spazio impietoso.
Un fuoco liquido asciuga i canali del tempo
dove scorre l’inferno della realtà oltre l’universo,
l’alito dei fantasmi si nutre di carne e sangue.
Un mistero insondabile nei meandri dello spazio tempo
fonde le immagini nell’incubo cerebrale pensante,
nel fascino malefico di occhi senza luce,
nella follia di un desiderio insano d’amore e di odio,
nella porta aperta sulla dimensione del male
di questa nave viva che non ci lascerà vivere.


Per contattare l’autrice:  sludovici99@gmail.com

Una nuova poesia della talentuosa Sandra Ludovici, che questa volta “allarga” la visione e ci proietta nell’infinità del cosmo, in una condizione che potrebbe essere la normalità, tra qualche secolo. Cosa accadrà, se decenni delle nostre vite saranno consumati nell’ibernazione necessaria per la durata dei viaggi verso nuovi pianeti? «La nave spaziale» dà un’inquietante risposta, confrontando le pulsioni umane con la spietatezza della macchina: da una parte i ricordi, le fantasie, i sentimenti che chiedono di essere riconosciuti, dall’altra la «nave viva che non ci lascerà vivere».
Splendida, questa chiusa di Sandra Ludovici, anticipata da un crescendo di alcuni versi che fermano l’attenzione del lettore e lo coinvolgono in un “mistero asfissiante”. Torna alla mente anche il celebre “occhio rosso” di HAL 9000 di «2001: Odissea nello Spazio», ma qui l’autrice va ben oltre e ci fa rendere maggiormente conto di un forse inevitabile scontro epocale tra la vita naturale e quella artificiale.

Della stessa autrice: Nell'ombra 

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