lunedì 1 luglio 2013

Lunedì Poesia - Gerardo Masuccio



Dinanzi al Colosseo

Finirmi nella polvere del tempo
mi dà la vita:

è Roma
la mia culla e la mia tomba.

Altro non ho
che il lustro di una pietra,
per cui morrei dolendomi di gioia.


Per contattare l’autore: gerardomasuccio@live.it

Gerardo Masuccio ci regala un’ode alla sua città molto particolare, come lo è la città stessa, trasudante storia antica da ogni pietra. I pochi versi della poesia proiettano immediatamente il lettore in un tempo “antico”, non presente: merito già di quel “finirmi” che fin da subito manifesta il pensiero dell’autore.
Il Colosseo è pietra ciclica che vive, muore e rinasce; è immagine che sempre affascina e avvince, ieri come oggi come domani.
Perfetta la chiusa, con la quale Gerardo Masuccio sottolinea come meglio non si potrebbe un senso di profonda dedizione: la pietra sempre viva è al centro di un’esistenza che riconosce le sue radici, al di là di una “polvere del tempo” anch’essa pulsante, in durevole movimento.


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