lunedì 29 luglio 2013

Lunedì Poesia - Giovanni Montini



Ombra

Nella notte vestita di malinconia,
io vedo il volto emaciato del giorno,
che si fa largo nelle sporche vie
e reclama la sua esistenza più bieca.

Donne agghindate di vanità si consumano
al bagliore di una perpetua luce
in una danza di istinti animali
propiziatrice di una vana orgia carnale.

Il veleno ormai amico sfuoca i confini,
e in questo macabro rito mi abbandono,
incurante del dolore straziante del risveglio,
incurante della possibilità di un non ritorno.

Senza di te la femminilità si estingue,
nel disgusto degli istanti trovo respiro,
che mi annerisce i polmoni,
e mi fa urlare nel silenzio.

Dello stesso autore: Multiverso

Per contattare l’autore: allegroragazzomorto@hotmail.it

L’ombra di Giovanni Montini è quella della sera – e poi della notte – quando si fa pesante, prologo di una “perdizione” che fa scivolare verso il basso. Il poeta dà voce a questa caduta e lo fa con visioni che legano le figure femminili e maschili a sensazioni soffocanti ed estranianti.  
Il rito si fa macabro perché volge le spalle alla vita, qui intesa come capacità di saper distinguere ciò che è “costruzione” da ciò che, invece, non lo è. Ed è proprio la femminilità intesa come nascita, vita, e quindi “costruzione”, a mancare in questa notte greve.
La lucidità poetica di Giovanni Montini si conferma anche in questo componimento, in cui le dinamiche che guidano i gesti si chiariscono alla mente del lettore senza che chi scrive le spieghi esplicitamente: è una delle tante capacità che appartengono all’artista.  


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