mercoledì 24 dicembre 2014

Auguri da "Gli Occhi di Argo" e "L'ArgoLibro"

Gerrit van Honthorst: "Adorazione dei Pastori"

“E io Giuseppe stavo camminando, ed ecco non camminavo più. Guardai per aria e vidi posata una scodella e alcuni operai sdraiati intorno, con le mani nella scodella:  e quelli che stavano masticando non masticavano più, e quelli che stavano prendendo cibo non lo prendevano più, e quelli che stavano portandolo alla bocca non lo portavano più, ma i volti di tutti erano rivolti in alto. Ed ecco alcune pecore erano condotte al pascolo e non camminavano ma stavano ferme; e il pastore alzava la mano per percuoterle con il bastone, e la sua mano restava per aria. Guardai alla corrente del fiume e vidi che i capretti tenevano il muso appoggiato e non bevevano…  e insomma tutte le cose, in un momento, furono distratte dal loro corso.” (dal Protovangelo di Giacomo)

è folgorante l’attimo che prende
e immobilizza tutte le emozioni
e le fatiche e i lasciti veloci
e tutto quanto vive di barlumi

cosa rimane? cosa si dispone
alla memoria che sconfigge il tempo?
ciò che è essenziale e oltre ogni dottrina
incarna lo stupore che ci avvolge


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