lunedì 5 giugno 2017

KERAMOS 2017: scegli la tua preferita!

 


Gentilissime e gentilissimi,
anche quest’anno proponiamo un sondaggio per le poesie vincitrici del Concorso “KERAMOS”, giunto alla settima edizione.
Partecipare è semplicissimo: basta spuntare dalla colonna laterale destra il numero corrispondente alla vostra poesia preferita (ancora anonima) sotto la scritta "Keramos Poesia su ceramica - Scegli la tua preferita!" e cliccare su “VOTO". Le poesie le trovate in fondo a questo post.
Si può votare fino a lunedì 12 alle ore 20:00, quindi siate velocissimi e invitate anche i vostri amici e le vostre amiche a votare.

ATTENZIONE: tutte le poesie riportate sono a pari titolo GIÀ le vincitrici del Concorso Keramos 2017.
Il sondaggio mira esclusivamente a fornire un'ulteriore occasione di condivisione, divulgazione e lettura delle poesie vincitrici.
Ringraziamo i partecipanti e le partecipanti.

Martedì 13 saranno resi noti i nomi dei poeti e delle poetesse delle liriche vincitrici.
La cerimonia conclusiva si svolgerà ad Agropoli (SA) presso il Castello Aragonese, sabato 1 luglio alle ore 18:30.
Siete tutti invitati ad essere presenti.
Un grazie di cuore va  a tutti coloro che hanno partecipato e reso Keramos un Grande Concorso Nazionale.
Grazie!
Qui potere leggere il bando del Concorso che potrà aiutarvi nella scelta della poesia più bella. 
Di seguito le dodici liriche vincitrici di questa edizione.


1)
SE NON L'AMORE, SE NON VI BASTA
Chiamatemi la Legge
Di Attrazione Universale,
Che fa girare le sfere
Di due occhi innamorati,
In equilibrio sulla crosta
Di una sfera in movimento,
Verso la luce radente
Di questo rosso di sera.
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2)
LA FINESTRA SUL MARE
Non voglio essere quella conchiglia
che prende fiato solo se un’alga s’avvicina
né voglio essere quel piccolo scoglio
che di bello conoscerà…
solo il canto sommesso dei fondali.
Voglio essere, invece, quell’onda sinuosa,
blanda nell’accarezzare la sabbia
ma spumeggiante nel rincorrere sogni.
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3)
ODISSEO
Espugnator di rocca antica
astuto tessitor d’inganni
nessuno pari a me in questa vita,
eppur son solo un uomo in affanni
disperso tra gli irosi flutti
a seguir del ritorno la smarrita via
mentr’annega ormai il cuore
nell’infinito mare di nostalgia.
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4)
VECCHIO MARE
Nell’aria notturna marina
odoro profumo di antica memoria.
Un’onda fra tutte la più maliziosa,
spoglia sensuale giovanili pudori.
Sotto il  pallore di una timida luna
tu, vecchio mare,
prima infantile passione,
mi rivesti paziente con un bagno d’amore.
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5)
CILENTO
Volto di donna segno di terra
Viso di capra sale di pascoli.

Arso archetipo di pietra
Di carriere segnate colline.

Duro viso
occidentale mare
Occhi
di semplicità dell'Uomo.
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6)
AGROPOLI: PERLA DO’  CILIENTO
Ancora tengo vivo dint’ ‘o core l'emozione ca sentett’ chillu juorno.
Quand’ ‘a primma vota, era de vierne
e 'o  Paraviso se mustraje all'uocchie mieje.
Se dice ca ‘na cosa bella te capita pe’ caso.
E qualu dono cchiù bbello ‘o destino me puteva regalà?

'O mare,'o sole e ll'aria 'e chesta Perla do’Ciliento
ca tutt’ è juorne e comm' ‘a primma vota
'o core e ll'anema me fa cunzulà.

Agropoli: Perla del Cilento

Ancora ho viva nel cuore l’emozione che sentii quel giorno.
Quando la prima volta, era inverno
e il Paradiso si mostrò ai miei occhi.
Si dice che una cosa bella ti capiti per caso.
E quale dono più bello il destino poteva regalarmi?
Il mare, il sole e l’aria di questa Perla del Cilento
che tutti i giorni è come la prima volta
fa consolare il cuore e l’anima.
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7)
Ritrovano il
loro cielo di nuovo
le rondini

Mi chino sulla
via ad accarezzare
un umile fiore
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8)
AL  CREPUSCOLO
Ed a sera,
dopo aver tanto di sé dato,
il Sole, inseguito dalla Luna,
pian piano  s’adagia, assonnato,
sul  letto flessuoso del mare,
lasciando  la Terra,serena,
a godere i vermigli  riflessi
del suo ultimo raggio bramato.
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9)
AKROPOLIS
Alta è la rupe che si erge
in mezzo al mare del suo Cilento,
porta d'ingresso sull'infinito azzurro.
Canti e preghiere ne onorano la memoria
di genti e di Santi accolgono grazie.
Forti le onde suonano melodie
fra le grotte di giù al castello
inni di popoli marinari e di Madonne.
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10)
LUNA MIGRANTE
A te ululo, spicchio di luna.
Là, sul mare tomba desolata
scendi, barca in rotta di speranza
tra le luci di schiuma salsa.
Dietro di te lasci soltanto
stracci ciancicati d’umanità,
nebulosa di polvere straniera,
preda ghermita da amore ipocrita.
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11)
SINFONIA
La luna muove il mare
il mare scivola sulla luna.
E danzano, dolcemente cullati
dalla tua pioggia di lacrime salmastre,
dalla lucida incertezza delle mie
attese, luna e mare insieme,
su questa nostra smarrita sinfonia
d’addio.
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12)
EVANESCENTE FIAMMA
Evanescente
fiamma fluttuante
assali e travolgi
infiammi e trasformi
tutto attorno
allor diviene essenza
quando sei cinta
nel cerchio eterno.


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