lunedì 19 agosto 2013

Lunedì Poesia - Giovanni Montini



Eva

Oh sorella mia, di quale peccato ci siamo macchiati,
così ciechi,
così ingrati,
di tutto soddisfatti,
di tutto privati.

Superbia meschina,
curiosità ingannevole,
vaghiamo privati della nostra bellezza
sacrificando il nostro io,
in attesa della giusta morte.

Non chiediamo pietà mia sorella,
a testa alta,
fino alla fine suprema,

aneliamo dolore
e moriamo per loro.


Dello stesso autore:  Ombra

Per contattare l’autore: allegroragazzomorto@hotmail.it

La nuova, intensa poesia di Giovanni Montini si apre con un richiamo che è al tempo stesso invocazione, con quell’ “Oh” che dispone subito il lettore ad una partecipazione emotiva vibrante. Il grido di dolore è l’inevitabile frutto di una scelta drammatica: la rinuncia alla bellezza. Da qui, non possono che scaturire povertà interiore, miseria personale e collettiva.
Giovanni Montini rifiuta la facile condanna e, da artista particolarmente sensibile qual è, ci sollecita ad una presa di coscienza che vada oltre il “peccato”, oltre la perdizione. Le sue immagini attraversano il tempo e si fanno memoria e presente, ricordo e presenza: Eva, nostra sorella, è il monito eterno che a tutti appartiene.

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